Campi estivi, la magia di dormire in uno Yurta camp del Wwf in provincia di Parma

Yurta camp in provincia di Parma

 

State già dando un’occhiata in giro per i campi estivi? Noi cominciamo a fare un po’ di scouting dei campi più belli dell?Emilia Romagna. Campi dove non parcheggiare solo i bambini, ma dove farli crescere un po’ anche senza di noi. Da segnalare Yurta camp  del Wwf in provincia di Parma, in un’oasi del Wwf.

Nel 2021 non si terrà lo Yurta camp, ma i ragazzi potranno partecipare a un altro campo organizzato dal WWF in Liguria, che li vedrà esplorare anche l’oasi dei Ghirardi, maggiori info qui

A che età i bambini possono dormire in un campo estivo?

A che età i bambini possono dormire fuori per una settimana intera? Ogni genitore credo abbia la sua “soglia d’età”. La scuola che frequentano Enrico e Giulia basa il programma anche su una serie di lezioni all’esterno della classe e la prima volta che i miei bambini hanno dormito da soli, lontani da casa,  avevano solo tre anni. Un campo di tre giorni e  due notti in Cilento. Ora che sono alle elementari i campi scuola durano 4 notti e 5 giorni.

Noi ci siamo abituati, ma soprattutto ogni campo è una magia: ogni anno vediamo i piccoli tornare a casa un po’ più grandi e più maturi, dopo aver trascorso quasi una settimana lontani da casa, immersi nella natura, con i lori amici.

Ecco perché vi vogliamo parlare dei Campi estivi del Wwf e in particolare del campo estivo con le tende Yurta in Emilia Romagna, adatto proprio ai bimbi delle scuole elementari.

 

Yurta Camp del WWF in Emilia Romagna

bambino al campo estivo wwf yurta camp

I campi estivi  per bambini del WWF

Il Wwf organizza campi estivi di turismo responsabile nei luoghi più belli del nostro Paese, per riscoprire la natura, divisi per fasce d’età e anche per tutta la famiglia: trekking, escursioni, laboratori, campi dedicati al mare, alla fotografia, all’inglese.

Se davvero si vuole imparare a vivere e viaggiare #Nowaste e in maniera ecosostenibile, bisogna conoscere e amare la natura da piccoli (anche su questo tema vi proporremo diversi articoli).

I camp iestivi sono tutti diversi, ogni esperienza è unica, ma tra tutti ci siamo innamorati di quello che si tiene in Emilia Romagna, lo Yurta Camp nell’Oasi WWF dei Ghirardi- Borgo Val Taro. Guardate la loro pagina Facebook e ve ne innamorerete anche voi. Perchè? Vi dico solo che dopo aver parlato con Silvia Pezza, coordinatrice del campo, e con una delle guide ambientali del campo, Marianna Polverino, vorrei partire subito…proprio io, non vorrei solo mandare i bambini!

 

Lo Yurta Camp nell’Oasi WWF dei Ghirardi- Borgo Val Taro

 

Di cosa si tratta? I bambini per una settimana diventeranno nomadi: nella Riserva Naturale Regionale e Oasi WWF dei Ghirardi i bambini tra i 7 e gli 11 anni trascorreranno una settimana alla scoperta ddell’Appennino, provando l’esperienza di dormire in tende Yurta.

 

Una tenda Yurta

 

tenda yurta

Cosa è una tenda Yurta? La yurta è un’abitazione tipica dei popoli nomadi dell’Asia ed in particolare della Mongolia, il  nome significa “casa ricoperta di feltro”. Ed è una casa interamente ecosostenibile.Una tenda tonda con tetto a cupola, tappeti sul pavimentoi, pareti di stoffa e struttura di legno.

I bambini dormono in camerate da 4 o 6 letti.

Silvia: “Un’avventura nel cuore dell’Appennino”

Un’avventura nel cuore dell’appennino

 

campo estivo parma bambini escurisone in appennino

Il campo è nato da un’idea di Davide Galli, presidente ad interim delle guide Aigae, che lo ha realizzato grazie all’aiuto di sua moglie Silvia Pezza e di tante entusiaste guide ambientali.

“I campi estivi Wwf vengono organizzati su tutto il territorio Italiano – ci racconta Silvia – Noi siamo stati molto fortunati perché i bambini dormono in uno stupendo agriturismo biologico, attaccato all’oasi del Wwf: si chiama Ca’ Cigolara. Siamo nel cuore dell’Appennino, attorno non c’è nulla, il campo è protetto da una rete elettrica e intorno a noi vivono e si muovono i lupi, le poiane, i caprioli, gli istrici, le volpi, i cinghiali … i bambini entrano a contatto con la natura libera e vera, sentono voci e rumori mai sentiti, sentono il respiro dell’Appennino”.

Silvia racconta di alcuni bambini “abituati a vivere in grandi città, all’inizio spaventati, che piano piano si sciologono e cominciano a entrare in sintonia con lo spazio e la vita intorno a loro”. È un’esperienza “che li fa crescere molto, gli fa prendere coscienza che fuori di loro esiste un mondo che vive, che va difeso e rispettato”.

 

 

tenda Yurta interno
L’interno di una tenda a Ca’ Cigolara

Marianna: “La natura va vissuta con tutti i sensi”

Marianna Polverino è una guida Aigae, che da anni segue il campo. Vive e lavora a Ischia, ma da tre anni ogni estate si trasferisce in Emilia Romagna. “E’ un’esperienza bellissima anche per noi guide. Insegniamo ai bambini a interpretare l’ambiente: sviluppiamo i loro sensi, gli facciamo toccare le foglie, sentire il vento, percepire la vita di un albero. L’ambiente non va solo osservato o descritto, noi cerchiamo di insegnargli a viverlo. Facciamo giochi, escursioni, esperienze con tutti e cinque i sensi, il teatro… usiamo molto la parola e il corpo, l’interpretazione come espressione dell’io più intimo. Insegniamo ai bambini a usare i richiami per rapaci notturni, oppure ogni mattina tutti insieme andiamo a vedere se la fototrappola ha scattato una foto  di qualche animale… ad ogni risveglio aumenta la curiosità e  l’attesa… Alcuni pensano che sia una vera trappola, quando scoprono che noi gli animali li fotografiamo e non li ingabbiamo rimangono stupiti. E’ il primo passo di un nuovo approccio alla vita. Al campo è come se i bimbi si spogliassero dei soliti abiti per entrare in contatto con il mondo, a tu per tu… alla pari”.

 

tenda yurta
Una tenda Yurta
bambini con animali fattoria
La cura degli animali

Un momento sempre molto bello dello Yurta Camp è quando i bambini scoprono la vita del pastore. “Proprio dove c’è l’Infopoint del Wwf – racconta Marianna – c’è la casa del pastore che fa vedere ai bimbi come ci si occupa del bestiame e i piccoli danno una mano. Ma non solo, il pastore gli svela i suoi segreti, spiega loro come ha allevato il cane pastore per dirigere le pecore e anche per dividere le capre dalle pecore. Dimostra che solo grazie a una serie di fischi e ad alcune parole chiave, miste tra francese e inglese, riesce a far capire al cane cosa deve fare. E dimostra anche come un cane può spaventare un lupo e salvare il gregge senza uccidere”. Tra le varie attività la più curiosa forse è la costruzione del “bug hotel”, un rifugio artificiale per gli insetti.

Quanti bambini possono partecipare al campo esitvo?

 

Il campo di tiene ogni settimana dal 10 giugno al 19 luglio. E c’è una guida per ogni otto bambini. “Se ci sono dei fratellini – spiega Silvia – un po’ più piccoli o più grandi sono benvenuti. Siamo flessibili”.

Dal 2018 oltre alle guide ambientali escursionistiche c’è anche Francesca Tota, insegnante, appassionata di Natura che ha portato nel campo il teatro di carta giapponese, il Kamishibai.

 

Come funziona il campo?

bambini teatro giapponese

Appena arrivano i bambini c’è l’accoglienza. I genitori spiegano alle guide esigenze, allergie, intolleranze, abitudini dei bambini, mentre i piccoli già fanno un giro della struttura.

 

I bambini non possono avere un cellulare. I genitori possono avere due contatti con il campo, uno con le guide e uno a metà settimana direttamente con il bambino.

Se vi sembra duro, vi dico che quando Enrico e Giulia vanno al Campo scuola non abbiamo nessun contatto telefonico con loro. È dura sì, molto, ma i bambini vivono un’avventura loro, unica. E la regola è: “Nessuna notizia, buona notizia”.

 

serpentell osu unha mano e bambini che guardano
Si impara a conoscere e amare gli animali

 

Le attività nel campo sono tantisisme. “Osserviamo la Natura, usiamo i cannocchiali, ascoltiamo la voce della poiana…. – racconta Silvia Pezza- Accudiamo le mucche, raccogliamo le uova , durante il tragitto di un’escursione impariamo a riconoscere piante e animali. Per esempio, i bambini la prima volta che vedono un orbettino gridano e d’istinto vorrebbero ucciderlo. Noi gli insegniamo a riconoscerlo, a comoscerlo e a rispettarlo, come elemento importante della biodiversità”.

In questa settimana i bambini imparano che tutto ha una vita, anche un albero morto, dove magari ci sono delle uova di formica e nessun essere vivente se lo conosci ti può davvero fare paura, né un’ape nè dei serpentini.

Informazioni tecniche sullo Yurta camp in provincia di Parma

Il campo dura cinque giorni e quattro notti e ci sono dei turni : 10-14 giugno; 17-21 giugno; 24 giugno-28 giugno; 1-5 luglio; 8-12 luglio; 15-19 luglio.

Si svolge in Emilia Romagna- Oasi WWF dei Ghirardi- Borgo Val Taro. Silvia ci spiegava che i bimbi arrivano da tutta Italia e qanche questo è bello.

 

  • Il costo è di 420 euro e comprende
  • Vitto e alloggio in pensione completa per tutta la durata della vacanza
  • Assistenza 24H delle guide ambientali e di educatori esperti delle attività previste, attività
  • Assicurazioni RC e infortuni
  • Iscrizione annuale al WWF. Per chi è già socio in regola, la quota include il rinnovo per l’anno successivo

4 Replies to “Campi estivi, la magia di dormire in uno Yurta camp del Wwf in provincia di Parma”

  1. Marta Villa says: 24 Febbraio 2023 at 03:03

    Buongiorno vorrei sapere se i genitori possono dormire in tenda anche loro, se avete qualche attività del genere (magari per un weekend perché I miei figli hanno solo 6 e 7 anni) ma vorrebbero fare questa esperienza. Cosa c è intorno a voi?

    Grazie

    1. Giulia Gardini says: 26 Febbraio 2023 at 17:45

      Buonasera Marta, l’articolo che ha letto è vecchio, quel campo in yurta purtroppo non è stato più riproposto. Le informazioni sui nuovi campi estivi stanno iniziando a uscire in questo periodo e presto trovare gli altri articoli generali aggiornati (li può trovare nella sezione del blog LE TUE GUIDE – CAMPI ESTIVI). Intanto le consiglio di dare un’occhiata al sito del WWF dove sono già uscite alcune proposte. Però partono sempre dai 7 anni. In alternativa potete pensare di fare una vacanza o semplicemente un weekend nell’Agricampeggio dell’articolo, si chiama Cà Cigolara. Un saluto

  2. Andrea says: 28 Marzo 2023 at 22:24

    Salve, sono andrea abito nella provincia di Parma, mio figlio fa 8 anni il 27 luglio. mi piacerebbe fargli fare una esperienza simile! e che guardando ho trovato solo campi estivi che svolgono attivita giornaliere e il bambino alle 18 è già a casa ma il mio intento è fargli vivere una / due settimane lontano da noi .
    Spero possiate indirizzarmi in un centro adatto alle mie esigenze .
    Nel frattempo vi ringrazio anticipatamente!
    Saluti.
    Andrea.

    1. Giulia Gardini says: 30 Marzo 2023 at 21:19

      Salve Andrea, aggiornerò a breve l’articolo sui vari campi estivi in Emilia Romagna, intanto se vuole dare un’occhiata al sito del WWF ho visto che ce n’è uno nell’appenino modenese dove dormono fuori, ma le confermo che ne abbiamo trovati anche altri, tempo di scrivere l’articolo! un saluto

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