Da Rimini a Santarcangelo: la pista ciclabile delle meraviglie

bimbo cammina suoi sassi

 

Potrebbe sembrare l’introduzione di un cartone di Bing, eppure, proprio dietro l’angolo della nostra città, Rimini, si apre un portale che trasporta tutti coloro che l’attraversano, in un mondo selvaggio.  Qui la natura regna incontrastata, fa crescere rigogliosi cespugli, alberi e fiori di campo e dona un rifugio sicuro a scoiattoli, fagiani, uccelli di diverse specie e altri animali. Vi raccontiamo una Rimini insolita che abbiamo scoperto attraverso la sua pista ciclabile e che ci ha portato fino a Santarcangelo.

La pista ciclabile della Valmarecchia

Questo paradiso terrestre non è altri che la riserva naturale del percorso naturalistico della Valmarecchia, diviso a metà dal fiume Marecchia che per intero l’attraversa, fino alla sua foce.

Il percorso, che è una pista ciclabile, collega Rimini a Novafeltria, per un totale di circa 38 km; anche se la strada è totalmente sterrata, è facilmente percorribile con le classiche biciclette da città. La segnaletica è del tutto inesistente, ma non c’è da preoccuparsi: il caro e vecchio Fiume, fungerà da navigatore. Basterà seguirlo infatti, per arrivare dritti a destinazione, le colline di Novafeltria.

La nostra pedalata da Rimini a Santarcangelo

In questo articolo però, vorremmo soffermarci sul tratto della ciclabile Rimini- Santarcangelo, che ha rivelato essere pieno di meraviglie, del tutto inaspettate!

Pronti? Via!

 

bimbi giocano vicino a un ponte

 

Partendo dal “portone principale”, lo scenografico ponte di Legno, anche detto Ponte degli Scout (scegliete pure il soprannome che preferite), si hanno due possibilità di percorso: il versante sinistro del fiume e quello destro. Ponderate bene la vostra scelta perché i due lati nascondono facce molto diverse ed essi non si congiungono che alla fine.

Il percorso ciclabile sul lato sinistro del fiume, immerso nella natura

Il lato sinistro, molto più ombreggiato, vi darà l’impressione di sfuggire alla città per immergervi in un bosco profumato. Alberi e cespugli di rovi infatti, hanno unito i loro rami, creando tunnel di foglie molto suggestive, per poi aprirsi all’improvviso, su un terreno paludoso dall’aria salmastra.

Durante la pedalata, se vi sentite stanchi, potreste cercare uno dei tanti passaggi nascosti che scendono fino al fiume e nei periodi di secca, potreste addirittura addentrarvi fin dentro al suo letto, parcheggiando le bici lì, dove in inverno scorre acqua e mettere i piedi a mollo… lo sentite già il senso di freschezza?

 

famiglia nel fiume Marecchia

 

Se invece siete già allenati e i 20 km di tratta fino a Santarcangelo non vi spaventano, potete pedalare senza fermate, fino al punto di arrivo, il Lago Azzurro. Voluto dall’uomo è stato poi lasciato agli aironi, ai cormorani e ad altre specie di uccelli che al tramonto, si riuniscono per l’aperitivo a base di insetti d’acqua e pesciolini. Nel lago è possibile fare il bagno anche se dobbiamo essere sinceri, la presenza degli insetti sopra citati, non rende le sue acque troppo invitanti…

Anche in Autunno, questo lato sfoggia un fascino particolare, perché un tratto della ciclabile passa proprio accanto ad un vastissimo campo di zucche, che per i fans di Halloween (come il nostro primogenito) diventa un set fotografico… da paura! (Sempre nel rispetto della coltivazione e dei suoi prodotti).

L’altro lato della ciclabile da Rimini a Santarcangelo, con due punti da non perdere

Ma parliamo ora dell’altro lato del fiume, quello destro che è per davvero completamente diverso da suo fratello: questa parte del percorso naturalistico infatti, è per la sua quasi totalità, sprovvisto di zone d’ombra. La fitta boscaglia del lato sinistro è inesistente su questo versante, costeggiato per lo più da campi paludosi e distese d’erba e fiori di campo. Se dovessimo comparare quest’area a un qualsiasi paesaggio terrestre, ci verrebbe da dire che sì, assomiglia alla Camargue francese. Senza fenicotteri.

E seppur un po’ arido dal punto di vista paesaggistico, questo tratto di ciclabile ha un fiore all’occhiello, anzi due: il primo, il più vicino partendo da Rimini, è sicuramente il sito abbandonato della Cava del lago Azzurro, torri di mattoni e ferro arrugginito che si stagliano nel mezzo del nulla. Impossibile non rimanerne affascinati!

Il secondo punto di attrazione coincide con la fine del tratto Rimini-Santarcangelo ed è, nientepopodimeno che il campo residenziale dei MUTONIA.

In bici tra Rimini e Santarcangelo: Mutonia

Non sapere chi sono, è forse imperdonabile, ma essendo loro degli spiriti liberi, in totale comunione con la Dea della creatività, potrebbero passarci sopra. Queste persone infatti, vivono e lavorano in una piccola area ceduta dal comune di Santarcangelo (anche se la storia di come da Londra si siano insediati nell’entroterra romagnolo è frutto di ricami e leggende), dove hanno fondato Mutonia, la loro comunità artistica.

 

bimbo davanti a opera d'arte fatta con rifiuti

 

Fra feste ed eventi ai quali partecipano migliaia di persone (in quei giorni è impossibile persino transitare sulle vie principali), sono riusciti a creare un mondo parallelo, dove il rifiuto, l’oggetto che non serve più, il brutto, diventa nuovo, utile e bellissimo. Un’opera d’arte, insomma. E tra api e gorilla giganti costruiti con cerchioni di vecchie auto e pannelli di motociclette, altalene fatte con bottiglie di plastica riciclate e mostre di bambole stravaganti, perdersi in un’altra dimensione è molto facile.

Info utili per percorrere la ciclabile da Rimini a Santarcangelo

Il tratto di pista ciclabile da Rimini a Santarcangelo è lungo circa 22 km. Il percorso non è difficile, tuttavia per i piccoli può risultare stancante e lungo. Noi abbiamo portato entrambi sui seggiolini, mentre i bambini più grandi e allenati possono fare tutto l’escursione in tranquillità con la propria bici.

Questa gita in bici in mezzo alla natura può essere fatta in tutte le stagioni, anche se in piena estate, il percorso di destra è completamente al sole, perciò nelle ore centrali può essere piuttosto caldo.

Cosa portare con sè

La pista ciclabile da Rimini a Santarcangelo attraversa una vera e propria oasi naturale, perciò non ci sono punti ristoro, bar e servizi.

Occorre portare con sé la borraccia, snack e tutto il necessario se si vuole fermarsi per un pic-nic.

D’estate ricordatevi anche la crema solare e un cappellino da portare quando non si ha il casco, il costume e un cambio, oltre a un telo o una coperta per le soste. Può essere utile anche portare con se un piccolo kit del pronto soccorso, con cerotti in caso qualcuno accidentalmente si faccia male. E se scappa la pipì, si può fare in mezzo alla natura!

Se vuoi maggiori info, qui trovi il sito della Valmarecchia con info su tutti i percorsi ciclabili.

Ebbene, siamo giunti alla fine del nostro racconto ed ora prendiamo in prestito una celebre frase di un film altrettanto famoso (Matrix) e chiediamo a voi: pillola rossa (percorso a sinistra) o pillola blu (percorso a destra)?

 

Se vuoi passare una giornata a contatto con la natura, potrebbe interessarti anche l’agriturismo-fattoria didattica la Sequoia.

 

Author: Giulia Gardini

Cresciuta mangiando piadina a tutte le ore e i cappelletti in brodo anche a Ferragosto, continuo a farlo ora con i miei bimbi. Da quando sono nati, io e il babbo Matteo stiamo riscoprendo la nostra Emilia Romagna, a misura di bambino. "C'è il mare e la montagna" cantavo allo stadio, ma ci sono anche città d'arte, dolci colline, castelli, parchi, l'immancabile divertimento e tantissime attività da fare con tutta famiglia e non vediamo l'ora di viverle tutte e raccontarvele. Perché si sa, noi emiliano-romagnoli non siamo capaci di stare fermi!!  

One Reply to “Da Rimini a Santarcangelo: la pista ciclabile delle meraviglie”

  1. Brandolini Benito says: 24 Ottobre 2021 at 18:28

    Salve informazione, si ntrova il GPX?
    grazie saluti Brabndolini

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